Come usare TestDisk per recuperare file persi

recuperare file testdisk

Desideri recuperare file cancellati grazie ad un’app totalmente gratuita? Sì, è possibile farlo, a patto di voler investire un minimo in know-how ed avere un po’ di tempo a disposizione per imparare ad usare correttamente un programmino che, secondo noi, è davvero molto interessante.

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Foto di Markus Spiske – unsplash.com

Si tratta di TestDisk, un software gratis e open source sviluppato da Christophe Grenier e disponibile sia per PC che per Mac. Grenier è un informatico molto stimato per una serie di ragioni: anzitutto perché è l’autore di questo ottimo prodotto, che ha deciso di lasciare free e che, per quanto ne sappiamo, è l’unico tool di recupero dati disponibile sul mercato.

Inoltre è piuttosto esperto di informatica forense e si occupa, per lavoro, di sicurezza informatica a livello decisamente avanzato.

TestDisk, come suggerisce il nome, effettua un check sul dispositivo danneggiato e come prima cosa ne fornisce una diagnosi dettagliata, in modo da poter sapere con precisione se ci sia qualche possibilità di recuperare i dati. Poi è in grado di mappare tutti i file recuperabili, e fa decidere all’utente cosa provare a recuperare nello specifico (ad esempio, solo le immagini).

Più nello specifico funziona a linea di comando, ovvero mediante terminale di testo, ma può essere tranquillamente utilizzato anche dai meno esperti visto che, rispetto alla media di questo tipo di software, è molto più semplice da usare della media. Un vantaggio enorme, quindi, che offre un’opportunità notevole per poter recuperare i dati che non riusciamo più a leggere da un dispositivo USB (sia chiavette che hard disk) oppure da una scheda SD.

Tutti i dettagli per l’installazione sono stati descritti in questa guida, per cui una volta eseguita l’operazione (download + copia della cartella nel nostro computer) non dovrete fare altro che aprire il file eseguibile, e seguire le istruzioni riportate a video. TestDisk si esegue in una finestra del terminale ottimizzata, nel senso che è possibile farne uso sfruttando un’interfaccia che, come dicevamo all’inizio, è molto più comoda della maggior parte delle (poche) applicazioni a linea di comando.

Per quanto l’assenza di un’interfaccia grafica possa scoraggiare i meno esperti, TestDisk è un ottimo software e può essere utilizzato praticamente da chiunque. C’è da ribadire che il programma è praticamente l’unica alternativa free e funzionante per recuperare file da hard disk interni, hard disk esterni, schede SD di macchine fotografiche e cellulari e così via. Gli altri software, a confronto, sono praticamente tutti a pagamento.

La regola generale per recuperare i file, del resto, è sempre la stessa: una volta persi accidentalmente i vostri file in caso di crash imprevisti, evitate di mettere mano e tentare operazioni avventate nel dispositivo corrotto. Se lasciate lo stato delle cose così com’è infatti, TestDisk – una volta lanciato su quel dispositivo, che dovrete tenere ovviamente collegato al vostro computer – avrà molte più possibilità di recuperare:

  • i nomi dei file originali
  • il contenuto degli stessi (eventualmente rinominati)

Proprio così: TestDisk recupera tutti i dati possibili, anche eventualmente solo in uno specifico formato (ad esempio: solo i video .avi o i documenti .doc), e cerca anche di risalire al nome originale del file.

Nel caso peggiore, a meno che il dispositivo non sia seriamente danneggiato, riuscirete quasi sempre (ci permettiamo di scrivere) a salvare il salvabile e, nella nostra esperienza, il 90% dei casi di recupero (da situazione non gravissima) dei file avviene con successo.

Un software forse poco noto nel nostro paese, che è disponibile anche in italiano e che ci permetterà di recuperare file corrotti o cancellati accidentalmente nella gran parte dei casi pratici. Per cui diamo una possibilità a questo buon software open source, e qualcosa riusciremo sicuramente a recuperare.